lunedì 9 agosto 2010

Review: Call of Duty World at War


Provato per PlayStation 3
Formato PS3, 360, PC
Prodotto Activision
Sviluppo Treyarch

Release Date
11 novembre 2008 (US)
14 novembre 2008 (EU)

Finito ben tre volte; con tre tipi diversi di livelli di difficoltà; quasi tutti i trofei offline presi; imprecazioni e parolacce a non finire. Questo è quello che meglio ci ricordiamo della nostra prova, molto approfondita, del seguito di Modern Warfare. Anzi, meglio dire del seguito di Call of Duty 3. Già, perchè la serie Treyarch è stata sempre staccata da quella di Infinity Ward. Mentre con Modern Warfare, Call of Duty ha perso il senso di essere uno sparatutto storico, con World at War Treyarch ha riportato la serie sui propri binari. Sui binari giusti, secondo me. Fin dal primo capitolo, infatti, CoD ci ha raccontato eventi inventati in contesti del tutto reali, con fatti ed avvenimenti realmente accaduti. Infinity Ward, proprio non Modern Warfare, si staccò dalle consuetudini di un Call of Duty classico, proponendo una guerra mai vista. Un aspetto innovativo che ci voleva, hanno detto in molti. Io, però, non la penso così. Ed è proprio per questo che World at War, secondo me, è uno degli sparatutto più belli disponibili per questa affollata next generation.


Provate per un attimo a non pensare a Infinity Ward, scordatevi di Modern Warfare, o, altrimenti, provate a dare a questo Call of Duty World at War un altro nome. Cosa rimane? Rimane, sicuramente, un ottimo sparatutto classico, con una grafica curatissima, una storia piena di colpi di scena e una giocabilità immediata e sempre divertente. Aggiungete a questo una varietà di missioni senza pari, armi a quintalate, una modalità online allestita alla perfezione. Volete altro? Qualcosa per staccare un po' la spina? Eccovi accontentati con una bella modalità Nazi Zombies, dove tutto quello che dovrete fare è uccidere i vostri amici nazisti che si sono trasformati in zombie per l'occasione! Ce ne davvero per tutti i gusti in questo World at War!


Parliamo un po', adesso, della modalità single player. Questa volta sarete impegnati su ben due fronti della seconda guerra mondiale. Il primo fronte ci vede impegnati nella dura lotta americana nel pacifico, tra trappole e banzai giapponesi. Il secondo fronte, invece, ci porta nella Germania nazista, dove i compagni russi saranno alle prese con la conquista e la spettacolare caduta di Berlino. In mezzo a tutto questo c'è una missione di recupero. Impersoneremo un marine dei Black Cats e ce la vedremo con gli Zero e le imbrcazioni da carico giapponesi, nel bel mezzo del Pacifico. Una missione sola, purtroppo, ben fatta però!



Conclusioni
Prima di lasciarvi alle dovute conslusioni, parliamo un po' di una aspetto importante: la difficoltà. La modalità migliore per giocare WaW è la difficoltà Soldato. Se cercate una sfida molto, ma molto, maggiore, allora la difficoltà Veterano vi farà davvero dannare abbastanza. Se vi interessano i trofei, vi diciamo subito che la maggior parte di loro (tutti bronzo tra l'altro!!) si ottengono finendo i vari livelli proprio a difficoltà veterano. Un vero e proprio inferno, sopratutto gli ultimi due livelli. A parte questo, però, non possiamo dire che World at War non ci abbia conquistati. Uno sparatutto curato alla perfezione, vario ed assolutamente divertente. Semplicemente il miglior Call of Duty, con buona pace per Modern Warfare. Almeno da parte mia. [91]

Genma-Sensei

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