sabato 26 febbraio 2011

Demo: Yakuza 4


Provato per PlayStation 3
Formato Esclusiva PS3
Prodotto Sega
Sviluppo Sega

Release Date
18 marzo 2010 (JP)
15 marzo 2011 (US)
18 marzo 2011 (EU)

Il successo della serie Yakuza, purtroppo, ha dei seri problemi ad esplodere al di fuori dei confini giapponesi. Cosa fare, quindi, per farsi conoscere di più nei paesi occidentali? Una bella demo da scaricare gratis non risolverà di certo del tutto il problema, ma è un buon tentativo per attrarre più pubblico. E così, come è successo per il terzo capitolo, ecco che la demo di Yakuza 4 è, a poche settimane dall’uscita, apparsa sullo store. A differenza della demo del suo predecessore, però, questa del nuovo Yakuza è stata allestita veramente malissimo. Dal suo nome, Yakuza 4 Battle Demo, capirete che l’attività principale sarà quella di combattere. E questo non sarebbe un problema, a meno che…


…a meno che il sistema di combattimento non sia l’aspetto meno riuscito e curato del gioco! Non solo, l’innovazione è praticamente nulla ed anche graficamente il gioco non ha fatto moltissimi passi in avanti. Perché, quindi, allestire una demo che si preoccupa solo di far fare a scazzottate il giocatore? Personalmente, non riesco a capire. Yakuza 4 ha da offrire molto di più. Ma poi, in questo modo il fan della serie rimarrà “deluso” (dalla damo, intendiamoci…) dal fatto che non si accenna nulla sulla trama, ed il nuovo giocatore non sarà sicuramente attratto da un sistema di combattimento abbastanza datato (ricordiamo che il gioco arriva in Europa esattamente un anno dopo l'uscita giapponese), per quanto, poi, questo serva in Yakuza. Non è Bayonetta, insomma!



Qualità demo
Una demo che non rende giustizia al quarto capitolo di una splendida serie. Quello che dovrete fare nella demo sarà combattere, combattere, combattere e ancora combattere. Quattro volte, come i quattro personaggi che potrete usare in Yakuza 4. Magari, però, prima un minimo di presentazione… [B]

DrHouseUs

Demo: Killzone 3

Ci scusiamo, ma solo questa immagine si riferisce alla demo

Provato per PlayStation 3
Formato Esclusiva PS3
Prodotto SCEE
Sviluppo Guerrilla Games

Release Date
22 febbraio 2011 (US)
23 febbraio 2011 (EU)
24 febbraio 2011 (JP)

Deve proprio tenerci Guerrilla Games al suo amato Killzone. L’impegno e la cura profusi per realizzare ogni singolo aspetto che lo riguardi è davvero ammirevole. La demo presente sullo store ne è la prova. Ben due obiettivi da portare a termine, in uno dei livelli più belli, forse, dell’intero gioco. Siamo sul pianeta Helgan e la lotta tra umani e helgast continua incessantemente. Non è la storia, come spesso accade negli sparatutto in prima persona, a fare la differenza. Quello che vi racconteremo di questa demo di Killzone 3, quindi, non sarà la trama, ne tanto meno la caratterizzazione dei personaggi. Una cosa possiamo dirvela fin da subito: la demo di Killzone 3 è stupenda!


Le distese innevate, l’acqua glaciale e tutto ciò che è presente su schermo, è semplicemente meraviglioso. Graficamente il gioco raggiunge e, forse, supera anche un mostro come Uncherted 2. Non è un modo di dire, non questa volta: la grafica di Killzone 3 vi lascerà senza parole! Quello che mi ha sorpreso di più, però, è il gameplay. Non che sia cambiato tanto da Killzone 2, ma quell’eccessiva pesantezza che sì rendeva il tutto più realistico, ma minava un pochino il piacere di gioco, non c’è più. Killzone 3 è più immediato, più frenetico e più spettacolare del suo predecessore!



Qualità demo
Una demo capace di far trapelare in una ventina di minuti tutti i pregi del nuovo FPS Guerrilla. Non sono un esperto di Killzone, e il secondo capitolo ancora devo giocarlo (spero di farlo presto!), ma posso dire con assoluta certezza che la demo di Killzone 3 mi ha esaltato non poco! [A]

Genma-Sensei

venerdì 25 febbraio 2011

Impressioni: The Saboteur


Provato per PlayStation 3
Formato PS3, 360, PC
Prodotto Electronic Arts
Sviluppo Pandemic Studios

Release Date
3 dicembre 2009 (EU)
8 dicembre 2009 (US)

A quasi sette mesi dall’acquisto, l’ultima opera Pandemic finalmente balla. Sapevo perfettamente di trovarmi di fronte ad un’opera, per così dire, incompiuta. Poteva essere fatto ancora molto per mettere a posto come si deve il sabotatore; ci sarebbe voluto più tempo, è vero, ma Pandemic quel tempo non lo aveva proprio. Chiusa a pochi mesi dall’uscita di quello che sarebbe diventato, suo malgrado, il suo ultimo gioco (The Saboteur, appunto), la casa di Full Spectrum Warrior ha avuto giusto il tempo di finire i lavori e far arrivare il gioco, così com’è, purtroppo, sui nostri schermi. Purtroppo perché The Saboteur è davvero un gioco ispirato. Un personaggio ben caratterizzato e dal grande carisma, ci accompagnerà per tutta la storia. Sean, questo il suo nome, è un irlandese costretto a scappare dalla propria terra natia a causa di una non proprio pulita fedina penale. Ambientato nel periodo della seconda guerra mondiale, The Saboteur ci racconta l’invasione tedesca a danno della Francia e la lotta de La Resistance. Ci uniremo così, dopo varie vicissitudini che non vi sto a rivelare, alla causa francese. Con un gameplay ed una gestione della storia che prende in prestito elementi da giochi come Gran Theft Auto IV, Assassin’s Creed ed InFamous, The Saboteur non è di certo un esempio di  originalità, ma riesce ugualmente ad attrarre il giocatore. Almeno finora.


Prime Impressioni
Difetti tecnici ce ne sono (e come se ce ne sono) e la gestione non brilla certo di luce propria. Nonostante questo, però, non posso dire che The Saboteur non mi stia piacendo. Una trama interessante ed un sistema di gioco, di certo non innovativo, ma ormai rodato, riescono a tenere vivo l’interesse del giocatore. [DISCRETO]


Genma-Sensei

mercoledì 16 febbraio 2011

Special Review: Gran Turismo 5


Provato per PlayStation 3
Formato Esclusiva PS3
Prodotto SCEJ
Sviluppo Polyphony Digital

Release Date
24 novembre 2010 (WW)

Conosciamo tutti bene l’epopea di questo gioco e, sinceramente, più volte abbiamo creduto che il giorno della sua recensione non sarebbe mai arrivato. Finalmente, però, quel giorno tanto atteso è giunto e, forse, adesso ci sembrerà mancare qualcosa. Non lo si può attendere più, ragazzi, Gran Turismo 5. The Real Driving Simulator è arrivato e tutti noi è ormai da mesi che lo stiamo spolpando per benino. Ma adesso ci sentiamo pronti e la recensione la state già leggendo. Una recensione diversa, purtroppo, da quella che ci eravamo immaginati, che avevamo sognato. Lo diciamo subito e in modo chiaro, Gran Turismo 5 ha rispettato solo in parte l’incredibile hype che aveva sulle spalle. Quello che però non avevamo immaginato e che non ci saremmo mai sognati di andare, un giorno, in questo giorno, a criticare è l’aspetto esterno, per così dire, “di contorno” del titolo Polyphony. Vi ricordate l’immenso mondo di Gran Turismo 4, fatto di decine e decine di gare, alcune delle quali improponibili per lunghezza? Vi ricordate la Formula GT, dove mettere in piedi una buona strategia del rientro ai box per cambio gomme e rabbocco benzina era di fondamentale importanza? D’altronde le gare duravano dai 50 agli 80 giri, più le qualifiche dove cercare di ottenere il miglior tempo e scattare, perciò, dalla pole position. Ah già, ma in GT4 e in GT3 mancavano i danni estetici, quello sì che era un elemento di cui si sentiva la mancanza… E quindi che fare? Ma sì, implementiamo i danni estetici (che poi sono fini a se stessi e, rimangono, davvero solo estetici) e minimizziamo tutto il resto!! Anzi, tanto che ci siamo, togliamo le qualifiche (avete capito bene!!), togliamo l’usura dei pneumatici ed il consumo carburante, facciamo gare da 20 giri e togliamo anche la possibilità di salvare tra una corsa e l’altra (si continua a parlare della Formula GT, per inciso, ma ciò rimane un ottimo esempio di come le cose sono cambiate, in negativo secondo me, in GT5). Queste sì che sono innovazioni. Che poi tutto questo (tranne la possibilità di salvare) è presente nella categoria Endurance, il che ci sembra davvero una presa per il culo (e passatemi l’espressione, diamine!)!!


Dopo questo sfogo su degli elementi tagliati dei quali, davvero, e dico, davvero non riesco a comprenderne i motivi, continuiamo con la recensione. Non so cosa sia successo in casa Polyphony, ma sembra che la GT Life sia stata allestita in fretta e furia. A guardare gli eventi speciali, però, non sembrerebbe. Qui la cura dei dettagli è ben visibile, con video introduttivi e scuola rally, Nascar, ed eventi speciali sul circuito Top Gear. La perfezione, però, non si trova nemmeno qui. Gli eventi rally, infatti, potevano essere strutturati molto meglio e potevano/dovevano, essere più lunghi. Ma può darsi che il salvataggio tra una gara e l’altra se lo sono completamente scordati in Polyphony? Non capisco!! Ma continuiamo: gli eventi riservati ai Kart sono pochissimi ed anche qui la sensazione che si poteva fare di più è molto tangibile. Ancora, non ci sono più gli eventi monomarca, le patenti non hanno più un ruolo da quando il nuovo sistema di livellaggio alla Call of Duty si occupa di tutto (come abbiamo detto nelle Prime Impressioni) e, per concludere in bellezza, non ci sono più le qualifiche (sì, lo abbiamo già detto, ma… ma… vi rendete conto?!?)!!  Attenzione però, fino ad ora abbiamo parlato esclusivamente della struttura che sta intorno al gameplay di GT5, a cui non abbiamo, finora, per niente accennato. Ci siamo occupati di menù, di strutture delle gare, delle varie tipologie di eventi. Adesso, però, è giunto il momento di  dimenticare tutto (se ce la fate) e di scendere in pista!


E cosa possiamo dire del gameplay di GT5? Possiamo dire solo una cosa: perfetto! Una volta scesi in pista, ragazzi miei, una fisica incredibile, una sensazione di pesantezza del veicolo incredibilmente realistica, una risposta ai comandi ed un comportamento delle macchine incredibile, una sensazione di velocità incredibile! In una sola parola: incredibile! Capace di far dimenticare tutte quelle critiche mosse all’ultima fatica Polyphony, una volta scesi in pista sarete sopraffatti dalla grafica stupenda, da un gameplay curato nei minimi particolati e da un grande realismo, soprattutto per quanto riguarda la risposta della autovetture, diversa a secondo del modello che utilizzerete. Qui, forse, si riesce a capire su cosa hanno lavorato Yamauchi e compagnia in questi interminabili anni di sviluppo. Riprendere tra le mani Gran Turismo 4, ma che dico, lo stesso Gran Turismo 5 Prologue, in confronto, sembra passato remoto. Guidare in GT5 è un vero e proprio piacere. Fatelo, poi, con un volante e sarete in grado di togliere tutti gli hub su schermo e affidarvi al solo rumore del vostro bolide per cambiare marcia, o del suo comportamento in curva per capire che è ora di rientrare ai box per cambiare i pneumatici (solo negli endurance, dannazione!!). Questo sì che è Gran Turismo. Una volta finita la gara, rientrare nella giungla dei menu rimette, inevitabilmente, innanzi ai nostri occhi estasiati dal modello di guida, un’assurda scelta di fare ciò che si è fatto. C’è solo una soluzione per scappare da tutto questo: selezionare subito un altro evento e tornare il più presto possibile in pista. E così, tra una curva e l’altra, il piacere di guidare ci fa dimenticare qualche delusione. Che poi, a guardare bene, sono molto più di qualche.




Conclusioni
Ci siamo dimenticati di parlarvi delle condizioni atmosferiche (non perfette), del ciclo giorno/notte (davvero ottimo), dell’intelligenza artificiale (migliorata ma ancora molto migliorabile) e della modalità online (poco importante). Ma non fa niente. Quello che volevo dirvi ve l’ho detto, e la recensione esprime perfettamente ciò che sento per questo attesissimo gioco. Ciò che mi sarebbe piaciuto sapere è come i fan avessero reagito se Gran Turismo 5 non avrebbe avuto sul groppone tutta quell’hype. Un’hype alimentata dagli stessi videogiocatori. Sembrerebbe quasi costretto a chiedere scusa, GT5, per non aver soddisfatto completamente tutte le aspettative. Ma forse, a chiedere scusa, dovrebbero essere proprio quei milioni di fan, rei di aver chiesto, non l’impossibile, ma decisamente troppo, ad un titolo in sviluppo già da troppo tempo. Questo è Gran Turismo 5, signori. Non è perfetto, è vero, ma di che se ne dica, resta comunque un ottimo gioco di guida. Touchè. [90]

Genma-Sensei

martedì 15 febbraio 2011

Impressioni: Dissidia Final Fantasy


Provato per PSP
Formato Esclusiva PSP
Prodotto Square-Enix
Sviluppo Square-Enix

Release Date
18 dicembre 2008 (JP)
25 agosto 2009 (US)
4 settembre 2009 (EU)

Sono ben cinque le ore di gioco già fatte a Dissidia Final Fantasy. La paura di un’operazione commerciale, per fortuna, è subito sparita. Square-Enix, a dir la verità, non ci ha abituato proprio bene, sfruttando fino al limite della decenza il suo marchio più produttivo. Questo Dissidia, invece, è curato alla perfezione. Lo si può considerare il Super Smash Bros. Brawl di Final Fantasy! Un po’ picchiaduro, un po’ gdr, Dissidia propone una sicuramente non originale sfida tra luce e tenembre. Cosmos (la dea della luce) ha bisogno del vostro aiuto e dell’aiuto dei dieci personaggi che vanno dal primo Final Fantasy, con il guerriero della luce, all’indimenticato Final Fantasy X, con il grande Tidus. Avrete, così, da affrontare ben dieci storie che si intrecciano tra loro. La longevità sembra assicurata e l’unica preoccupazione riguarda una certa ripetitività alla lunga. Sul lato tecnico il gioco è superlativo. Graficamente ottimo, i controlli risultano non propriamente intuitivi. Una volta presa confidenza, però, avrete il pieno controllo del vostro combattente. Soundtrack fantastica, con ottimi inediti e tantissimi must ripresi dai precedenti Final Fantasy.


Prime impressioni
Questo Dissidia ha sorpreso anche me. Ne avevo sentito parlare molto bene e in tanti avevano smentito il fatto che si trattasse solo di una subdola operazione commerciale. Nonostante questo, però, ritrovarmi tra le mani (letteralmente) un gioco  profondo capace di appassionarmi così tanto, non lo avevo assolutamente previsto. Un plauso, quindi, non posso che farlo a Square-Enix, rimandando alla recensione la mia valutazione finale. Ma se il buongiorno di vede dal mattino… [OTTIMO]


Genma-Sensei

lunedì 14 febbraio 2011

Review: Deadly Premonition


Provato per Xbox 360
Formato Esclusiva 360 (US, UE) / 360, PS3 (JP)
Prodotto Marvelous Interactive
Sviluppo Access Games

Release Date
11 marzo 2010 (JP)
23 febbraio 2010 (US)
29 ottobre 2010 (EU)

“FBI Special Agent Francis York Morgan. Please, just call me York. That's what everyone calls me”. E davvero tutti lo chiamano così, il nostro caro agente dell’FBI. Specializzato in identikit psicologici, “FBI” è stato inviato dai suoi superiori a Greenvale, per far luce su uno strano, quanto macabro omicidio. Arrivato sul posto, dopo un rocambolesco incidente che lo (vi) costringe a continuare a piedi, Francis fa la conoscenza di alcune strane creature. A metà strada tra zombie e pagliacci mascherati di sangue, queste creature saranno i vostri principali nemici per tutta la durata del gioco. Nelle fasi action, ovviamente. L’altra parte, le altre fasi per così dire, saranno di esplorazione ed investigazione. Sicuramente le meglio riuscite. Combinate, la fase action e la fase esplorativa, riescono a spezzare il ritmo del gioco e a non farvi stare per troppo tempo a fare le stesse cose. Un aspetto non troppo positivo, infatti, è la varietà di situazioni in cui vi verrete a trovare. Non molte, appunto, ma ben distribuite. La noia non vi assalirà insomma!


Senza rovinarvi troppo l’esperienza di gioco, ora andiamo a parlare dell’aspetto più riuscito e, senza dubbio, principale di Deadly Premonition. Parliamo della trama e dell’atmosfera. Swery (il producer) non ha nascosto la volontà di omaggiare, con citazioni, riferimenti e ambientazioni, un grande telefilm degli anni ’90, Twin Peaks. Se conoscete questo telefilm allora tutto a Greenvale vi sarà familiare. Se non lo conoscete, mbè, se prima di iniziare Deadly Premonition vi venisse in mente di vederlo (sono due stagioni da 8 e 22 episodi) sappiate che non avete sbagliato nulla. In questo modo, infatti, l’esperienza del gioco Access Games ne gioverà non poco. Fidatevi. Per tornare al discorso della trama, colpi di scena, sorprese e più di una risata, questo è quello che offre Deadly Premonition! La cosa più bella, comunque, è che il susseguirsi degli eventi non conosce mai un punto di stallo. Rimarrete attaccati, letteralmente, al televisore dall’inizio alla fine del gioco!


L’ultimo paragrafo, purtroppo, lo lasciamo agli aspetti che, come potete vedere dalla immagini, sono i meno riusciti del gioco. Parliamo, naturalmente, della grafica e della realizzazione tecnica generale. Partiamo dalla veste grafica, pessima. Pessima ma che, nel contesto di gioco, trova un suo perché. Non riusciamo ad immaginare, infatti, un Deadly Premonition con una bella grafica. Del tipo: “gioco stupendo, ma se avesse avuto una grafica tipo Uncharted…”. Niente, l’esperienza di gioco ed il valore del titolo non ne risulterebbero avvantaggiati, non così tanto almeno. Conclusione? La grafica in Deadly Premonition non conta, riveste un ruolo di secondo piano, insomma. Altri difetti tecnici ci sono, purtroppo. Le fasi action potevano essere realizzate un po’ meglio, e molte volte vi perderete il mirino durante le sparatorie. Non una grande mancanza, ma nelle fasi più concitate qualche maledizione ve la farà dire! 



Conclusioni
Nelle recensioni questo titolo non ha brillato, non come mi sarei immaginato dopo averlo giocato. Un sette su Edge, e tutte votazioni intorno al 70% in generale. Sinceramente, oltre alla realizzazione tecnica, però, non trovo altri motivi per dei voti così bassi. Non che sette non sia un buon voto, intendiamoci. Il voto mi pare basso per quello che è, o almeno che mi è sembrato, Deadly Premonition.  Con una trama favolosa che non conosce punti bassi, un sistema di controllo semplice ma che funziona ed una realizzazione generale che dire ispirata è dire poco, non riesco a capire quelle votazioni. Poco male, per me Deadly Premonition è uno dei migliori giochi di questa generazione. Senza esagerazione, davvero. Cosa dice il tuo caffè, agente? 91, un ottimo risultato, non è vero, Francis? [91]

Itachi U

venerdì 11 febbraio 2011

Dissidia Final Fantasy in redazione!


Ciao a tutti, fan di Currently Playing! Oggi vi voglio parlare di un gioco "acquistato" proprio questa mattina. Perchè acquistato è tra virgolette? Perchè, in realtà, non lo abbiamo proprio pagato! Ma, prima di dirvi cosa è successo, andiamo a parlare del gioco. Come avete visto il titolo in questione è Dissidia Final Fantasy, il picchiaduro/gdr di Square-Enix uscito su PSP! Finalmente possiamo togliere la polvere dalla portatile Sony!! Ma volete sapere come abbiamo fatto a non pagarlo? Abbiamo ridato indietro Nier. Sì, avete capito bene. Un po' perchè in inglese, un po' per la mole di titoli ancora da giocare, alla fine abbiamo deciso che, forse, un picchiaduro per PSP sarebbe stato meno "impegnativo". Naturalmente, scontato dirlo, proporrò le Prime Impressioni e la Review su queste pagine. Buona visione con le foto del box e arrivederci a presto!



Genma-Sensei

giovedì 10 febbraio 2011

Edge #225, voti

Edge Magazine di marzo arriverà presto nelle edicole inglesi e noi, come ogni volta, non manchiamo all'appuntamento di presentarvi i contenuti di questo mese. Partiamo come sempre dalla cover dove, purtroppo, è di nuovo presente quel carattere che non appartiene alla nuova grafica di Edge. La cosa ci dispiace tanto, perchè la cover è anche ben fatta. Nulla a che vedere, comunque, con la precedente copertina dedicata alla Nintendo Difference. Quella del numero 99, assolutamente di un altro livello. Vi proponiamo, infatti, un confronto tra le due. Giudicate voi!

A sinistra quella del nuovo numero, a destra il numero 99. Che abisso!

Ma cambiamo argomento ed andiamo a vedere le recensioni più interessanti di questo mese: la main review è sicuramente quella di Killzone 3, che porta a casa un discreto 7 su 10, come il suo predecessore. Non male. Altri test interessanti sono, sicuramente, quelli di Marvel vs. Capcom 3 e Okamiden. Da notare, invece, le pessime prestazioni di due dei giochi che abbiamo inserito nei "Da tenere d'occhio". Parliamo di Mindjack e Knights Contract. Tutti e due valutati da Edge con un bel 3 su 10! Come dire, sembrerebbe proprio che abbiamo preso non uno, ma ben due abbagli!

Recensioni
Killzone 3 - 7
Marvel vs. Capcom 3: Fate of Two Worlds - 7
Okamiden - 8
Mindjack - 3
Magicka - 7
Breach - 5
De Blob 2 - 8
Knights Contract - 3
Pokemon Black/White - 8
Bionic Commando Rearmed 2 - 5
Explodemon - 4
Lord of Arcana - 4
Hard Corps: Uprising - 7

Anteprime 
DC Universe Online, FEAR 3, Red Faction: Armageddon, Conduit 2, Dragon Age 2, Shift 2: Unleashed, Mortal Kombat, Section 8: Prejudice, TERA, The Last Story, Skulls Of The Shogun, Silent Hill: Downpour.

Time Extend Mutant Storm Empire
The Making of Berzerk

Itachi U

lunedì 7 febbraio 2011

Recuperati 4 giochi per Dreamcast!

Ed eccoci di nuovo quì, questa volta a parlare di ben quattro giochi recuperati per Sega Dreamcast, che sono: Sonic Adventure, Daytona USA 2001, Sega GT Homologation Special e Virtua Striker 2 Ver. 2000.1. Tutti, naturalmente, in versione NTSC/J. I giochi sono stati tutti acquistati su eBay, da negozi differenti e tutti usati. Per fortuna le condizioni generali dei quattro giochi sono ottime. Il prezzo complessivo è stato di circa 35€, quindi, come noterete, non una grande spesa. La nostra collezione dei giochi Dreamcast ad oggi comprende: Shenmue, Sega Rally 2, Power Smash, Ferrari F355 Challange ed i quattro oggetto del post. Godetevi le solite foto e arrivederci a presto, sempre quì su Currently Playing.



Genma-Sensei

sabato 5 febbraio 2011

LM: aggiornamenti su Sony!

Un saluto a tutti i fan di Currently Playing e benvenuti a questo nuovo post della rubrica Last Minute! Come sempre è il vostro Genma-Sensei che vi scrive, pronto, come (quasi) sempre, ad aggiornarvi sulle principali novità che riguardano Sony. Se non siete fan della grande S, ed, anzi, la odiate profondamente, allora prendetevela con i responsabili di Currently Playing che si occupano delle altre console, pigri nell'informarvi. Io non c'entro niente. Detto questo, non potevo non iniziare dall'annuncio del gioco che personalmente attendo di più. Sto parlando del seguito spirituale di Demon's Souls, proprio così, sto parlando di Dark Souls

Ed eccolo quì, il logo. Non ai livelli di quello di Demon's Souls, ma, diciamocelo, batterlo era praticamente impossibile!

Il gioco From Software è stato da poco svelato al pubblico, con immagini ed un trailer che riprende anche dei momenti in-game. Non ci sono hub su schermo, quindi, a meno che Dark Souls non avrà indicatori su schermo (praticamente impossibile), il video non è proprio "di una fase giocata". Ma quello che si vede è abbastanza per essere sicuri che questo Dark Souls è proprio il seguito (seppur spirituale, per intenderci come Bayonetta lo è per il primo Devil May Cry) dell'amatissimo e difficilissimo Demon's Souls



Il gioco uscirà anche per Xbox 360, ed ecco svelato il perchè Dark Souls non si chiama Demon's Souls 2. L'IP Demon's Souls, infatti, è di proprietà di Sony, e quindi un ipotetico Demon's Souls 2 potrebbe uscire solo su PlayStation 3. Ma basta con le parole e godetevi il trailer!