mercoledì 28 settembre 2011

iP: Devil May Cry 4 Refrain

Prima di lasciarvi alla recensione del primo gioco per iPhone provato da Currently Playing, una breve introduzione alla nuova rubrica. Il nome è iP, e tratterà i giochi presenti e scaricabili dall'Apple Store. L'hardware utilizzato è un iPhone 3G da 8 gb, perciò non tutti i giochi potranno essere attualmente provati. Ad esempio Infinity Blade oppure Final Fight sono compatibili solo con 3GS, 4 e iPad, quindi non possiamo provarli. Detto questo vi lascio alla prima recensione di iP, buona lettura.


Società Capcom
Prezzo 3,99€

Release Date
9 settembre 2011

Devil May Cry 4 arriva su iPhone e iPad, in questa versione, “ridimensionata”, per lo store di Apple. La storia segue fedelmente quella della controparte uscita su PlayStation 3 e Xbox 360; ma niente video in computer grafica, solo schermate prerenderizzate con la trama affidata alle didascalie. Il gioco gode di una veste grafica abbastanza curata e ben fatta. Nemici e boss sono gli stessi della versione originale, ma le ambientazioni cambiano drasticamente. Niente spazi aperti ma solo corridoi e stanze, stanze ed ancora stanze dove combattere e aprire porte. Per finire in un’altra stanza! Questo di per sé non sarebbe nemmeno un grosso problema, non fosse che queste stanze (l’ho detto ancora!) sono tutte uguali, identiche alle precedenti, cambiando solo da livello a livello. La minimappa presente a destra dello schermo, in questo modo, non solo è utile, ma diventa indispensabile per andare avanti senza il rischio di girare attorno. I controlli sono implementati bene, un tasto per le pistole, uno per la spada e un altro per il salto. Le combo sono poche e una certa ripetitività si presenterà già dopo alcune ore di gioco.



Conclusioni
L’impresa non era delle più semplici, e Capcom è riuscita solo parzialmente. Devil May Cry 4 Refrain non è un gioco brutto, ma nemmeno eccelle nell’ampissimo store di Apple. Per tutti i fan di Dante e Nero, l’acquisto è consigliato, per gli altri il consiglio è di sorvolare. [71]

Genma-Sensei

martedì 27 settembre 2011

Countdown: Dark Souls


-10 Dark Souls 
(versione PAL, 7 ottobre)

Dieci giorni. Solo dieci giorni ci separano dall'uscita di uno dei giochi più attesi in assoluto nella storia di Currently Playing. Forse nemmeno Gran Turismo 5 lo abbiamo atteso così. Il gioco From Software, uscito da pochissimo in Giappone, ormai è pronto. Il sottoscritto si è già preparato, psicologicamente e materialmente. Materialmente, nel senso che non ho nessun gioco da portare a termine, in modo da poter giocare Dark Souls liberamente dal day one; psicologicamente, perchè giocare a Dark Souls è pur sempre un trauma! In questo che forse è l'ultimo countdown prima della fatidica data, vi mostriamo quello che è il prologo del gioco. Purtroppo il video è in inglese, ma l'atmosfera non conosce lingua.

giovedì 22 settembre 2011

Arcade Watch: Darius Burst: Another Chrnonicle


Gioco Darius Burst: Another Chronicle
Produttore Taito

Il quarto sequel dell’originale Darius, 1986, sta per arrivare nel Regno Unito; il suo particolare design renderà praticamente impossibile non accorgersi di Darius Burst Another: Chronicles. Uscito lo scorso anno in Giappone, l’ultimo capitolo di Darius vede sostanziali modifiche dalla sua presentazione originale. Il cabinato è fondamentalmente grande come due Taito VEWLIX, unito insieme da un artwork che rende omaggio al design del Darius anni 80. Il coin-op è spinto dal Taito Type X e riesce ad ospitare ben quattro postazioni per altrettanti giocatori; due lcd da 32 pollici formano un super-wide screen per una visione di gioco davvero perfetta. In offerta nel cabinato, inoltre, troverete delle utilissime prese per le cuffie, in modo da ascoltare la soundtrack in modo più efficace. Il nuovo potente hardware unisce una grafica scintillante all’originale gameplay della serie Darius e, mentre il gioco può essere giocato in modalità classica a partire dal primo livello, una nuova modalità Chronicles tende a far insabbiare la già debole trama del gioco. Un aspetto che manca nella release internazione rispetto a quella giapponese è la possibilità di salvare il proprio punteggio in una classifica online. Questo non solo rendeva la classifica più interessante, ma dava la possibilità di scaricare livelli extra.



Arcade Watch è un articolo originale di Edge Magazine #231. In caso di lamentele da parte del suddetto magazine o da parte di Future, l'articolo verrà immediatamente rimosso.

Edge #233, novembre

Consueto appuntamento con l'uscita mensile di Edge Magazine. Nel numero 233 di novembre in cover troviamo l'atteso Skyrim; un succoso speciale vi attende all'interno di una cover davvero bella e ben fatta. Molto ispirata. Mancano, purtroppo, alcuni contenuti che abbiamo sperato di vedere, come la recensione di Dark Souls, in uscita in 7 ottobre. Ci tocca aspettare il numero 234, oppure una release online della prova del gioco From Software.

A destra abbiamo la cover frontale, a sinistra la retro cover.

Ma non mancano sicuramente le belle recensioni, prime fra tutte quelle di Resistance 3 e Gears of War 3. Dead Island e Bodycount, poi, risultano le più interessanti da leggere per via dei voti assegnati ai due titoli. La nota positiva, però, riguarda gli screenshots dei giochi recensiti: tutte immagini in-game per fortuna! Queste sì che sono delle belle recensioni! Tra le anteprime, oltre a Skyrim, le più meritevoli sono: Borderlands 2, Battlefield 3 e Halo: Combat Evolved Anniversary.

Recensioni
Gears of War 3 - 9
Resistance 3 - 7
Dead Island - 3
BodyCount - 4
Warhammer 40000: Space Marine - 5
Rise of Nightmares - 4
The Gunstringer - 5
Bloodrayne Betrayal - 8
Motoheroz - 7

Anteprime
The Elder Scrolls V: Skyrim, Borderlands 2, The Witness, Battlefield 3, Dishonored, Planetside 2, Aliens: Colonial Marines, Anarchy Reigns, Halo: Combat Evolved Anniversary.

The Making of... Split Second Velocity.

Genma-Sensei

mercoledì 21 settembre 2011

No More Heroes Heroes' Paradise, acquistato!

Chi ha detto che questo gioco andrà a finire dritto in Cero Z?

Un nuovo sfavillate gioco è arrivato proprio pochi giorni fa nella redazione di Currently Playing. Un saluto a voi tutti, quella che vi andiamo a dare oggi era una notizia che prima o poi, diciamoci la verità, doveva arrivare. Dando indietro un gioco ancora non giocato (Resident Evil 5 Gold Edition) ed un titolo nuovo e finito (Marvel vs. Capcom 3) il sottoscritto ha comprato, alla modica somma di una decina di euro, No More Heroes Heroes' Paradise! Il gioco del geniale Suda 51, sviluppato da quei mattacchioni di Grasshopper, sarà uno dei prossimi giochi che avrò il piacere di giocare. Non sò quando purtroppo, visto che un titolo che conoscete bene è ormai vicino, e ci siamo capiti di che gioco si tratta! Vi lascio alle foto della splendida confezione e a quelle del manuale d'istruzioni, uno dei migliori che mi sia mai capitato di vedere. Un vero esempio di manuale perfetto!



Genma-Sensei

venerdì 16 settembre 2011

Demo: God of War Collection Volume II


Provato per PlayStation 3
Formato PS3, PSP
Prodotto SCEA
Sviluppo Ready at Down / Santa Monica Studio

Release Date
13 settembre 2011 (US)
14 settembre 2011 (EU)
6 ottobre 2011 (JP)

Nel recente fenomeno delle collection in alta definizione, God of War ne è stato sicuramente pioniere. La prima collana, che proponeva la riedizione in HD dei primi due capitoli, è stata un’occasione perfetta per chiunque abbia avuto intenzione di avvicinarsi alle (dis)avventure di Kratos. L’uscita ravvicinata del terzo capitolo, poi, ha dato più di un senso commerciale a quella che comunque è stata un’ottima mossa. Con la fine della trilogia, almeno della prima, oggigiorno i fan di God of War vivono nella speranza di un annuncio. La sorpresa di una seconda collection in alta definizione, comprendente i due capitoli usciti su PSP, ha fatto sicuramente la felicità di quelli che non possiedono la portatile Sony, e la possibilità di godersi Chains of Olympus e Ghost of Sparta in 1080p con un bel 3D, non è dispiaciuto a chi quei giochi li ha già giocati.


Una demo scaricabile dal PlayStation Store ci voleva proprio per vedere la bontà del lavoro fatto da Sony nel riadattare due capitoli per PSP sulla ben più potente PS3. E il lavoro è stato fatto davvero bene. Graficamente rimasto fedele alla versione PSP, l’aumento di risoluzione, con adattamento all’HD, è stupefacente. Fluido come non mai, naturalmente senza il minimo calo di frame rate, Ghost of Sparta (il capitolo presente in demo) è bello come non mai. Diversamente da come accadde per la rimasterizzazione di God of War I e II, la Volume II presenta anche le cutscene in alta definizione, togliendo quell’antipatica visione dei filmati in SD in un gioco completamente Full HD. Per quanto riguarda gli aspetti non tecnici, il gameplay di Chains of Olympus e Ghost of Sparta non poteva che guadagnarci dal passaggio da PSP a Dual Shock 3; ora, ad esempio, le schivate le potrete effettuare semplicemente toccando la levetta destra, come negli altri God of War. Non mancano nemmeno i trofei, prevedibilmente.



Impressioni dalla Demo
I ragazzi di Sony hanno svolto un lavoro più che egregio. God of War Collection Volume II è l’esempio perfetto di come si fa una rimasterizzazione in alta definizione. Tutti i fan di Kratos che non hanno avuto la possibilità di giocare i due capitoli sviluppati da Ready at Down per l’handeld Sony non possono che essere obbligati all’acquisto. Per tutti quelli che, invece, si vogliono avvicinare alle avventure del mezzodio, adesso non avete più scuse. Potete giocare a tutti i God of War su PS3 in una splendida alta definizione. Sublime.

Genma-Sensei

giovedì 15 settembre 2011

Mag: CERO Z - Numero 1


Forse non tutti sanno cos’è il Cero. Avete presente il nostro Pegi? Bene, il Cero altro non è che il controllo, come dire, contenuti, del Giappone. Ma perché chiamare una rivista Cero Z? Questo “bollino” (Z) rappresenta una versione potenziata del 18+. Non solo i contenuti dei giochi targati Cero Z non sono adatti ai minori, ma sono anche ritenuti capaci di toccare la sensibilità degli adulti. Per questo, nel paese del Sol Levante, un gioco Cero Z è un gioco adatto solo ad un certo pubblico. Attenzione però, Cero Z, la rivista, questa rivista, non ha nulla che possa urtare la sensibilità di alcuni. Cero Z tratta solo titoli selezionati. Questi titoli non vengono scelti con un criterio razionale o schematico. A dire il vero non c’è un criterio che Cero Z segue quando decide di trattare un particolare gioco. Certo è che non vedrete mai in questa rivista un Uncharted 2 o un Gears of War. Così come sarà improbabile che Cero Z tratti di un Halo. Cero Z tratta titoli strani, titoli con un passato travagliato, titoli folli, creati da personalità sopra le righe, geniali, sorprendenti; titoli inaspettati, seguiti di giochi che, in un modo o nell’altro, non hanno rispettato le attese, tradendole oppure innalzandole oltre l’immaginario collettivo. Iniziamo con un pezzo di storia, con un titolo che forse non rappresenta pienamente la filosofia di Cero Z; non fosse che Ultimate Ghosts’n Goblins per PSP altro non è che il sogno degli appassionati quando ripensano alle innumerevoli ore passate davanti quel cabinato. Non ci sono pixel nei sogni, non ci si ricorda della datata veste grafica. Tutto ciò che si ricorda, è esattamente come il remake fatto da Capcom. Ed è così che Ultimate Ghosts’n Goblins entra di merito in Cero Z. In fondo, è un sogno che si avvera.

Genma-Sensei dall'editoriale del primo numero di Cero Z

venerdì 9 settembre 2011

Shadows of the Damned è arrivato!


Un saluto a tutte le signore e i signori fan di Currently Playing. E' con estremo piacere che, nella giornata di oggi, vi annuncio l'arrivo di uno dei giochi più attesi dell'anno. Partorito dalle menti geniali di Goichi Suda (Killer 7, No More Heroes) e dal maestro Shinji Mikami (Resident Evil 4, Vanquish), Shadows of the Damned vi porterà nelle profondità degli inferi. In compagnia del cacciatore di demoni Garcia Hotspur e dal suo fido demone Johnson, intraprenderete un viaggio fuori dal mondo alla ricerca della "bella e dannata" compagna dell'iberico protagonista, Paula. Acquistato dal Amazon.co.uk al prezzo di circa 26 €, il gioco è arrivato in soli tre giorni con corriere SDA. Non possiamo far altro, quindi, che consigliarvi di acquistare da Amazon d'oltremanica e ricordate che se superate le 25 sterline la spedizione è gratis! Naturalmente il gioco l'ho subito iniziato e conto di scrivere una recensione appena riuscirò a finirlo. Aspettative alte, speriamo bene. Un saluto a tutti e, come sempre, le foto del box sono quì sotto.


Genma-Sensei

mercoledì 7 settembre 2011

Review: Panzer Dragon Orta


Provato per Xbox
Formato Esclusiva Xbox
Prodotto Sega
Sviluppo Smilebit

Release Date
19 dicembre 2002 (JP)
15 gennaio 2003 (US)
21 marzo 2003 (EU)

Finalmente ce l’ho fatta!! Non è stato facile, nonostante il livello di difficoltà dicesse il contrario. A cosa mi riferisco? Semplice, al boss finale di Panzer Dragoon Orta, stupendo On-Rail Shooter di Sega e quei geni di Smilebit (autori già di Jet Set Radio Future) uscito sul vecchio e ingombrante Xbox ben nove anni orsono. Genere non molto in voga ultimamente, anzi, quasi scomparso del tutto, PDO è certamente l’esponente più difficile, bello e suggestivo di suddetto genere. Chi non ha familiarità con la giocabilità del titolo si metta comodo ed ascolti interessato di cosa si tratta. Semplicemente sarete a cavallo di un drago il quale seguirà un percorso prestabilito per tutti e dieci i livelli del gioco mentre voi impersonerete il cavaliere, in questo caso una giovane ragazza di nome Orta, la quale, in sella al suo fidato amico farà fuori un bel po’ di nemici grazie alla sua arma e ai vostri riflessi. Grazie alle due levette analogiche del pad sarete in grado di schivare i colpi nemici virando a destra, sinistra o spostandovi sopra o sotto - levetta di sinistra, e nel contempo prendendo la mira - levetta di destra, come nei classici sparatutto.


Dicevamo dei riflessi, sì, perché in PDO questi saranno la vostra arma in più. Orde di nemici compariranno sullo schermo, spesso più grandi di voi, e vi attaccheranno con tutte le loro forze e i mezzi che avranno a disposizione. Non si faranno cura di venire solo davanti, ma potranno attaccarvi anche da destra, sinistra e dietro! Fondamentale quindi l’uso del radar, il quale vi fornirà tutte le indicazioni del caso per individuare a colpo d’occhio tutti i nemici. Un semplice tocco di uno dei grilletti e la visuale si sposterà di 90° posizionando la visuale al fianco di Orta, permettendovi così di vedere chi vi minaccia! Grazie poi alla pressione del pulsante A la vostra eroina elargirà grosse quantità di fuoco, tenendolo premuto, invece, il mirino diventerà di colore rosso e aggancerà il bersaglio in più punti, quanto maggiore è il tempo in cui terrete premuto il pulsante. Con gli altri due bottoni colorati, ossia X e B, il drago eseguirà rispettivamente uno sprint e una frenata, mosse fondamentali per evitare laser e ostacoli improvvisi (barra piena permettendo). Grazie al pulsante Y, infine, avrete la possibilità di cambiare forma al vostro bel drago! Una pressione ed ecco che il vostro alleato spalancherà le ali e assumerà una potenza di fuoco maggiore del normale, sarà però penalizzato dal non poter effettuare nessuno sprint e nessuna schivata. Nessun problema però, seconda pressione e arriviamo al piccolo draghetto difensivo, ottimo quando l’attacco nemico è soffocante! Frenate e sprint disponibili in quantità maggiore rispetto alla versione base grazie ad una barra con capacità maggiore, e mirino ad ampio raggio, che sebbene sprovvisto di lock-on, sarà in grado di distruggere missili e minacce varie in modo più semplice e sbrigativo delle altre due forme. Da non dimenticare poi la barra dell’attacco speciale, che si riempirà man mano che i vostri colpi andranno a segno scatenando tutta la furia distruttiva del vostro drago!


Parlando del profilo tecnico non si può non lodare PDO per le meraviglie che ci propone. Dieci livelli estremamente caratterizzati e suggestivi, con una grafica di primissimo ordine e uno stile veramente eccezionale. Le musiche che vi accompagneranno per l’avventura sono coerenti con tutto quello che il gioco propone e perfettamente calanti nell’atmosfera del titolo stesso. Purtroppo, però, Panzer Dragoon Orta non è esente da difetti, seppur piccoli, come la difficoltà del gioco (troppo alta), mancanza di checkpoint e una longevità un po’ bassina, visto che i dieci livelli che compongono la storia portante si finiscono piuttosto in fretta. A proposito di storia, PDO propone una vera enciclopedia di tutto il suo mondo, che ad ogni livello si aggiungerà di nuove storie e spiegazioni. Spiegazioni che saranno fondamentali per conoscere la trama come si deve. Questa, infatti, viene raccontata come se il giocatore conoscesse a priori tutte le vicende, causando un po’ di estraneità durante i bellissimi filmati d’intermezzo. Ma una semplice lettura della “Scatola di Pandora” e tutto sarà chiaro come la luce del sole. 



Conclusioni
PDO è un gioco vecchio stampo, come oggi non se ne trovano più. Da una parte anche meglio, visto una struttura di livelli senza checkpoint e difficoltà settataverso l’alto; dall’altra davvero un peccato perché un gioco con questo stile è veramente uno spettacolo sia per gli occhi sia per il cuore di ogni videogiocatore. [90]

IceKimi

martedì 6 settembre 2011

Review: Bayonetta

La versione provata è quella NTSC/J del gioco. Nonostante ciò la lingua italiana è presente. Le immagini si riferiscono alla versione europea.

Titolo originale ベヨネッタ / Beyonetta
Provato per PlayStation 3
Formato PS3, 360
Prodotto Sega
Sviluppo Platinum Games

Release Date
29 ottobre 2009 (JP)
5 gennaio 2010 (US)
8 gennaio 2010 (EU)

Ci sono volute tante preghiere inascoltate (quelle di IceKimi), addirittura un dieci su dieci su Edge Magazine non è bastato; alla fine una copia giapponese con quella sua bella cover blu mi ha convinto che era arrivato il momento di giocare Bayonetta. L’erede spirituale del tanto amato Devil May Cry, creato da quel genio di Kamiya, ha davvero esteso e rivoluzionato, se vogliamo, tutto il genere action a base di spade e pistole; quel genere creato e portato avanti da un certo Dante. Senza il suo creatore, però, lo stesso Dante ha smarrito la strada, per ritrovarla, solo in parte, con gli ultimi due capitoli della saga. Ma questo non è Devil May Cry, Bayonetta non ha intenzione di far piangere il diavolo, o meglio, non vuole solo farlo piangere. Signori e signori, benvenuti nell’opera Platinum Games più spettacolare di questa generazione, preparatevi ad un viaggio nelle terre del Paradiso, preparatevi ad affettare tanti angeli e far mangiare piombo a tanti esseri divini. Questa volta il demone siete voi!


O meglio, sarete una delle ultime streghe di Umbra sopravvissute e, appena iniziato il gioco, tutto farete tranne che sfoderare quell’assurda forza che Bayonetta sfoggia durante le cutscene. Preparatevi, piuttosto, a soffrire un po’; Bayonetta non ci va piano con il giocatore e non ha nessuna paura di sbattervi contro nemici e semi boss uno dietro l’altro, in modo da non avere nemmeno un attimo di pausa e costringendovi a prendere subito confidenza con il sistema di controllo. Per fortuna che il gameplay è davvero  perfetto! Senza sbavature, rapido, intuitivo e con quella sensazione di esaltazione che pochi giochi riescono a far provare. Evitare un attacco all’ultimo istante e contrattaccare con una combo non è mai stato così semplice. E che goduria! Il bello è che più si diventa forti e si acquisisce esperienza con il perfetto sistema di gioco, più le battaglie si fanno spettacolari, eliminando del tutto quel senso di frustrazione che si avverte durante i primi scontri. Una frustrazione dovuta unicamente alla non conoscenza del gameplay.


Credete che Bayonetta sia un gioco perfetto? Credete che Edge Magazine non abbia sbagliato niente assegnandogli un dieci su dieci? Forse è vero, ma è anche vero che io ho giocato la versione PlayStation 3. Se tra di voi c’è qualcuno che si sta chiedendo “e quindi?!”, allora non sa cosa sono riusciti a combinare in Platinum Games. Addirittura aiutati da quelli di Sega e di Sony, la conversione di Bayonetta è a dir poco scandalosa. 30 fps invece di 60 (e uno che ha giocato per 56 ore alla versione 360 giura che si nota!), tearing a non finire, aliasing assente nella versione prima della patch (perché c’è stata anche una patch…) e una lentezza in alcune sessioni sconcertante. Questo è quello che tutti i possessori di PS3 si sono dovuti sorbire nel giocare un capolavoro come Bayonetta. Un capolavoro, sì, ma pieno di compromessi.



Conclusioni
Bayonetta è la rivoluzione dell’action moderno. Gameplay perfetto, storia superba e raccontata divinamente, personaggi carismatici, nemici ispirati; sono solo alcune degli aspetti che fanno del gioco Platinum Games un vero e proprio capolavoro assoluto. Gli unici difetti, se proprio li vogliamo andare a cercare, sono nell’elevata difficoltà iniziale e nella caratterizzazione delle armi, migliorabile. Per il resto, affiancare Bayonetta a giochi come Super Mario Galaxy, Uncharted 2 e BioShock non solo è un obbligo, ma un onore, per gli altri, trovarsi in sua compagnia. La recensione dovrebbe finire qui, sennonché il dovere professionale mi costringe a scrivere altre due righe. Kamiya ha dichiarato che ogni gioco che crea è come un figlio per lui. Ma allora dimmi, Hideki: cos’ha fatto la versione PS3 che non ha ricevuto la medesima cura? Non è forse tua figlia anche lei? Prendete la versione 360 se potete e fermatevi qualche riga sopra nel leggere la recensione. Per favore, fermatevi. Fermatevi là. [92]

Genma-Sensei

venerdì 2 settembre 2011

Demo: Pro Evolution Soccer 2012

Ci scusiamo per le foto che non si riferiscono alla demo provata

Provato per PlayStation 3
Formato PS3, 360, PSP, PC
Prodotto Konami
Sviluppo Konami

Release Date
29 settembre 2011 (EU)

Konami gioca d’anticipo quest’anno. La demo (la prima delle due previste) di Pro Evolution Soccer 2012, infatti, è già arrivata sul PlayStation Store di tutto il mondo. Alla prima occhiata, dall’infinito video di presentazione (non skippabile, dannazione!), il nuovo PES non sembra poi così diverso; soliti menù, soliti caratteri e solito logo, ormai abbastanza vecchio e bisognoso di un urgente rinnovo. Quattro le squadre selezionabili nella modalità esibizione: Manchester United, Napoli, Porto e Milan, più altri due team sudamericani selezionabili nella Copa Libertadores (di cui PES ha la licenza ufficiale). Apportate le modifiche di rito alla formazione siamo pronti per scendere in campo, dove ci aspetta una bella sorpresa.


PES 2012 sembra migliorato! Movimenti dei giocatori più fluidi, possibilità di costruzione del gioco e intelligenza artificiale ritoccata sono le novità più visibili di un gioco ancora in pieno “work in progress”. Ne saranno sicuramente felici i fan. Purtroppo la sensazione di giocare ad un gioco di calcio, bensì che una partita di calcio è ancora troppo percettibile. O meglio, lo è se paragonato a Fifa 11. PES 2012 più che una simulazione sembra un arcade. Il gioco è veloce, anche troppo, i passaggi vanno spesso a segno e difendere è difficile. Dalla demo, purtroppo, PES 2012 esce con le ossa rotte nel confronto con l’ormai vecchio Fifa 11



Impressioni dalla demo
S’iniziano a vedere i primi segni di un cambiamento necessario. PES 2012 compie un buon passo avanti rispetto alla vecchia edizione ma rimane pur sempre distante, anni luce, dal suo acerrimo rivale Fifa. Tenendo presente che questa è ancora una demo, la prima di due, tra l’altro, non possiamo che ben sperare per ulteriori miglioramenti. Non dimentichiamoci, però, che ancora dobbiamo provare Fifa 12

Genma-Sensei