venerdì 25 febbraio 2011

Impressioni: The Saboteur


Provato per PlayStation 3
Formato PS3, 360, PC
Prodotto Electronic Arts
Sviluppo Pandemic Studios

Release Date
3 dicembre 2009 (EU)
8 dicembre 2009 (US)

A quasi sette mesi dall’acquisto, l’ultima opera Pandemic finalmente balla. Sapevo perfettamente di trovarmi di fronte ad un’opera, per così dire, incompiuta. Poteva essere fatto ancora molto per mettere a posto come si deve il sabotatore; ci sarebbe voluto più tempo, è vero, ma Pandemic quel tempo non lo aveva proprio. Chiusa a pochi mesi dall’uscita di quello che sarebbe diventato, suo malgrado, il suo ultimo gioco (The Saboteur, appunto), la casa di Full Spectrum Warrior ha avuto giusto il tempo di finire i lavori e far arrivare il gioco, così com’è, purtroppo, sui nostri schermi. Purtroppo perché The Saboteur è davvero un gioco ispirato. Un personaggio ben caratterizzato e dal grande carisma, ci accompagnerà per tutta la storia. Sean, questo il suo nome, è un irlandese costretto a scappare dalla propria terra natia a causa di una non proprio pulita fedina penale. Ambientato nel periodo della seconda guerra mondiale, The Saboteur ci racconta l’invasione tedesca a danno della Francia e la lotta de La Resistance. Ci uniremo così, dopo varie vicissitudini che non vi sto a rivelare, alla causa francese. Con un gameplay ed una gestione della storia che prende in prestito elementi da giochi come Gran Theft Auto IV, Assassin’s Creed ed InFamous, The Saboteur non è di certo un esempio di  originalità, ma riesce ugualmente ad attrarre il giocatore. Almeno finora.


Prime Impressioni
Difetti tecnici ce ne sono (e come se ce ne sono) e la gestione non brilla certo di luce propria. Nonostante questo, però, non posso dire che The Saboteur non mi stia piacendo. Una trama interessante ed un sistema di gioco, di certo non innovativo, ma ormai rodato, riescono a tenere vivo l’interesse del giocatore. [DISCRETO]


Genma-Sensei

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