lunedì 27 giugno 2011

Review: BioShock 2


Provato per Xbox 360
Formato PS3, 360, PC
Prodotto 2K Games
Sviluppo 2K Marin

Release Date
9 febbraio 2010 (EU)
9 febbraio 2010 (US)
4 marzo 2010 (JP)

BioShock 2 è uno di quei titoli di cui si sarebbe potuto fare a meno. No, non sono impazzito, sto solo dicendo che dopo il primo, incredibile episodio, non era necessario dare un seguito ad una storia raccontata perfettamente e che aveva nel suo epilogo, chiuso un lavoro svolto in maniera egregia. Invece le logiche di mercato hanno dettato una storia diversa per il franchise creato da Ken Levine. BioShock 2! Affidato ad uno studio diverso e soprattutto senza la mente dietro al progetto del primo capitolo, l’annuncio di certo è stato accolto bene, ma le paure che si rivelasse un gioco fatto per il mercato e senza il sentimento che aveva contraddistinto il primo BioShock era tangibile. Non c’è dubbio che si trattasse di un’ardua sfida per il nuovo team, una sfida che possiamo dire, hanno superato pienamente. Per fortuna. La loro, del franchise e soprattutto la nostra. 


Rapture. Davvero non immaginavamo di trovarci nuovamente immersi nella città creata da Andrew Ryan. Lo stile è quello che ci ricordavamo, i paesaggi, le insegne, i tocchi di classe ci sono ancora e danno soprattutto la sensazione di essere ancora lì, come se il tempo non fosse trascorso da quell’estate di quattro anni fa. Il tempo invece è passato, non solo tra i due episodi, ma anche a Rapture. Precisamente ci troviamo vent’anni dopo il primo capitolo e la dottoressa Lamb ha deciso di portare avanti la sua idea utopistica servendosi nientemeno che di una piccola bimba, Eleonor. Ma questa non è una bimba come tutte le altre, no. E’ anche nostra figlia. Senza spoilerare nulla vi diciamo solo che voi, come ormai saprete, impersonerete un Big Daddy, uno di quelli vecchi, precisamente uno della prima serie. La serie Alfa. I rimandi al primo BioShock ci sono tutti, a partire dal vostro nuovo “Atlas”, un certo Sinclair che imparerete a conoscere nel corso del gioco e che vi guiderà tra i fondali di Rapture. La struttura è rimasta semplicemente inalterata; una serie di obiettivi da portare a termine, ricombinanti da ammazzare, macchine da aggirare e Big Daddy da affrontare. Il tutto visitando posti evocativi ed emozionanti di una Rapture ancora più in decadimento di quella vista nel primo episodio. Ma ci sono delle novità allora? La risposta è sì! La prima cosa che salta all’occhio è la possibilità di utilizzare plasmidi e armi in “contemporanea”. Sullo schermo, infatti, vedremo tutte e due le braccia del nostro Delta, ciò significa che potremo combinare in modo più intuitivo e semplice armi e plasmidi. 


Un’altra novità da rilevare è senza dubbio l’introduzione di una nuova, temibile nemica. Non contenti dei Big Daddy, ecco a voi anche la Big Sister! Più veloce, più agile e nettamente più difficile da colpire, la nuova nemica farà di tutto per mettervi i bastoni tra le ruote. A differenza dei Big Daddy poi, l’eroina di Rapture non se ne starà buona in giro affinché non deciderete voi di affrontarla, bensì sarà lei stessa a venirvi a cercare. Una scritta e delle urla v’indicherà che da lì a poco verrà a farvi visita e sarà inutile scappare. Meglio prepararsi, quindi, in quel poco lasso di tempo, andando a fare scorta di medikit, kit di Eve e ordinando l’inventario di armi e plasmidi. Andando a valutare il pezzo forte del primo BioShock, ossia la trama, il secondo episodio non raggiunge le vette del primo, ma si mantiene su ottimi livelli, con una storia ottimamente scritta e dei personaggi ben caratterizzati. Come detto manca quel tocco che permise al primo BioShock di elevarsi a grandezza assoluta, ma, tutto sommato, non ci si può davvero lamentare. 



Conclusioni
BioShock 2 è tutto quello che un appassionato della saga poteva e voleva aspettarsi. Raggiungere le vette del primo capitolo non era umanamente possibile, Rapture vi sembrerà fin troppo familiare e anche i meccanismi sono quelli dello scorso capolavoro; nonostante ciò, BioShock 2 riesce nel compito che gli spetta. Ossia quello di intrattenere e divertire i fan della saga e non. Un gioco scritto bene, realizzato con passione e con trovate che non hanno snaturato la natura della serie, ma che l’hanno arricchita e anche, se vogliamo, perfezionata in qualche aspetto. Come disse Andrew Ryan, “io scelgo Rapture”. Noi l’abbiamo fatto. Di nuovo. [90]

IceKimi

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