sabato 25 dicembre 2010

Review: Viewtiful Joe


Provato per PlayStation 2
Formato PS2, GameCube
Prodotto Capcom
Sviluppo Clover Studio

Release Date
24 agosto 2004 (US)
9 settembre 2004 (JP)
7 ottobre 2004 (EU)

Da Videogiochi, gloriosa rivista del passato, numero 9, settembre/ottobre 2004: “Se credete nello stylish gaming, Viewtiful Joe è il vostro messia. Se non sapete cosa sia lo stylish gaming, Viewtiful Joe ve lo spiega. L’opera di Capcom è quello che succede quando il picchiaduro a scorrimento si scontra con il manga futuristico e insieme precipitano nel cinema di arti marziali di Hong Kong. In estrema sintesi: un delirio. Viewtiful Joe è un’interpretazione in chiave logica-estetica del picchiaduro a scorrimento. La logica è nei perfetti meccanismi di attacco e difesa, complesso gioco di corrispondenze per il quale ogni scontro assume la forma dell’esercizio di strategia. L’estetica è nella profonda armonia che emana dall’azione, quando ci si rende conto di poter rimanere ore ad osservare le evoluzioni del supremo Joe. Viewtiful Joe non è solo indiscriminato massacro. E’ anche una sequenza di elementari fasi platform, nel quale sfruttare il doppio salto per recuperare item, energia e monete. Ed è soprattutto un cadenzato susseguirsi di puzzle d’azione. Rallentare o accelerare lo scorrere del tempo permette di influire sul mondo fisico che circonda l’einsteiniano Joe”.


“Eppure odierete Viewtiful Joe come solo l’odio puro può odiare. O forse leggermente di più. L’azione di gioco, ostica sin dalle prime fasi, raggiunge livelli di depravazione assoluta dopo alcune ore di distruzione, quando la normale coordinazione umana sembra non garantire la perfetta applicazione delle strategie. Viewtiful Joe esige profonda dedizione. E alcuni litri di sangue. Ma non è mai scorretto, è solo bastardamente difficile. Viewtiful Joe è Ultraman che incontra ‘Matrix’, è Kyashan che incontra Final Fight. Questo è il tipo di videogioco che serve al Videogioco. Un esercizio di stile sostenuto da una realizzazione di massima qualità”. Questo è, come abbiamo detto, un estratto dal numero 9 di Videogiochi. Il testo è lo stesso utilizzato nella prova della versione GameCube, con alcuni commenti sulla versione PS2. Commenti che faremo personalmente.


Le parole della saggia rivista Videogiochi bastano, naturalmente, per farvi capire alla perfezione di cosa si tratta Viewtiful Joe. Nulla cambia dalla versione GameCube a quella PS2, se non in alcuni effetti grafici, evidentemente superiori nella versione Nintendo, e nella difficoltà. Nelle versioni europee del gioco, infatti, Capcom “addolcì” il livello facile, rendendo Viewtiful Joe sensibilmente più facile della controparte giapponese. Proprio in Giappone, poi, Capcom rieditò il gioco Clover, rilasciando Viewtiful Joe Revival. In questa versione, oltre al prezzo budget, era presente la cosidetta modalità Sweet, cioè la più facile del Facile.



Conclusioni
Ora vi rivolgiamo una semplice domanda: in questo gioco hanno collaborato, in diverse vesti, i seguenti team e persone del mondo di videogiochi. Abbiamo Capcom, Clover Studio, il Team Viewtiful, allestito per l’occasione proprio dai Clover. Nel team Viewtiful, in veste di producer c’è Atsushi Inaba (fondatore di Clover Studio), Director: Ideki Kamiya (Devil May Cry, Bayonetta, Okami), Executive Producer: Shinji Mikami (Resident Evil 4, Vanquish, Devil May Cry, God Hand). Viewtiful Joe, inoltre, faceva parte dei Capcom Five, i cinque giochi che dovevano essere un’esclusiva GameCube. In sua compagnia c’erano: PN 03, Dead Phoenix (mai uscito), Resident Evil 4 e Killer 7. La domanda è: può Viewtiful Joe, con tutte queste premesse, non essere il capolavoro che invece è? La risposta è di livello Sweet. [92]

Genma-Sensei

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